ONDATA DI MALTEMPO DEI GIORNI 10 E 11 APRILE 2005

Aria fredda artica marittima dalla Valle del Rodano affluisce sul Mediterraneo Occidentale dove ha generato un minimo depressionario che dalla Costa Azzurra si è portato sul Golfo Ligure e successivamente, muovendosi verso Sud sul Tirreno Centrale.
Durante la notte e la mattinata di domenica 10 aprile il cielo è stato molto nuvoloso per nubi di vario tipo e livello, ma in prevalenza stratificate. Fra la tarda nottata ed il primo mattino si sono verificate precipitazioni intermittenti di debole o moderata intensità. Le precipitazioni sono iniziate intorno le 5,30 e sono cessate verso le 8,00 con un accumulo di 2,8 mm. di pioggia. Dopo una breve pausa, intorno le 9,30 è iniziato di nuovo a piovere con leggera intensità fino alle 11,00 con accumulo di 1 mm.
In questa fase il minimo depressionario, che con il passare delle ore si stava approfondendo, transitava sulla nostra regione, provocando, in verità, fenomeni piuttosto modesti e notevolmente inferiori alle aspettative. Il vento era ancora assente e solo qualche refolo iniziava a soffiare nella zona di Monsummano. Intorno a mezzogiorno il minimo depressionario era già sul Tirreno Centrale e tendeva a spostarsi su quello Meridionale, mentre sull’Europa Centrale era presente un forte campo di alta pressione. Si era quindi formato un forte dislivello barico fra l’alta pressione europea e la bassa pressione mediterranea con isobare molto fitte proprio sulla nostra regione dove inevitabilmente si attivavano forti correnti orientali. Dal primo pomeriggio iniziano le prime forti raffiche di vento sulla Valdinievole Orientale che successivamente si portano anche su parte di quella occidentale, anche se con minore intensità. Nel frattempo inizia di nuovo a piovere, ma con intensità debole o moderata. Intorno le 16,00 nella zona di Monsummano le raffiche raggiungono già i 70 Km/h provocando i primi danni. Nel tardo pomeriggio la violenza del vento non accenna ad attenuarsi ed i danni, anche se non di eccessiva gravità, si moltiplicano. Molte tegole volano via ed alcune piante inziano a cadere. Nella zona industriale di Monsummano un capannone industriale in fase di costruzione viene completamente scoperchiato. Ma il peggio doveva ancora venire, infatti la massima intensità del vento veniva raggiunta durante la notte quando cessava la pioggia, ma le raffiche di vento erano più intense. Alle 3,30 ed alle 4,45 veniva registrata la massima velocità dalla stazione meteorologica di Monsummano Terme in località Pratovecchio con 77,76 Km/h da Nord/Est, ma numerose e frequenti sono state le raffiche superiori ai 70 Km/h.
Numerosi sono stati i tetti danneggiati con le tegole cadute anche sulle auto in sosta. Molte piante, anche di notevoli dimensioni, sono state sradicate o spezzate dal vento. Danni che non sono stati molto gravi, ma numerossimi, come numerosi sono stati gli interventi dei vigili del fuoco, dei vigili urbani, del personale comunale e di quello della protezione civile.
Danni che a differenza della tromba d’aria dell’8 novembre 2003 sono stati provocati non da poche raffiche fortissime di vento, ma da numerose raffiche molto forti e quasi continue che hanno soffiato per oltre 24 ore interessando un territorio molto più vasto ed in modo più uniforme.
Il vento è continuato molto forte anche nella mattinata di lunedì, anche se con minore intensità e che ha iniziato a perdere forza solo nel corso del pomeriggio, quando il minimo depressionario, ancora quasi stazionario sul Tirreno Meridionale ha iniziato a perdere forza ed a muoversi lentamente verso levante.

Articolo di Ferdinando Matteoni, foto Franco Canepari