Certosa di Firenze G.B. 1863

Meridiana della Certosa di Firenze.
La costruzione della Certosa, iniziata nel 1342 per volontà del banchiere fiorentino Niccolò Acciaioli, uno degli esponenti di spicco dell'Arte del Cambio, si sviluppò attraverso i secoli arricchendosi di importanti opere d'arte. I monaci Certosini, la cui attività nella Certosa termina nel 1958 quando vi subentrarono i Cistercensi, svolsero un'intensa attività di ricerca e di sperimentazione anche nel campo scientifico: lo testimoniano una meridiana a camera oscura, un doppio orologio verticale a pietra d'angolo e due orologi orizzontali, situati all'interno della Certosa.
Gli ultimi due, i più antichi, sono collocati entrambi nel sottoportico del chiostro grande. Il primo, dotato di quadrante circolare, presenta il motto «PUDOR SIT UT DILUCULUM», citazione dalla seconda riga, settima strofa dell'Inno di Sant'Ambrogio intitolato Splendor paternae gloriae in cui vengono menzionati i momenti fondamentali del giorno. È datato MDCCCIL (1849) e porta incise le linee orarie e le cifre romane. È privo dello gnomone.
Il secondo orologio solare è orizzontale e di forma quasi quadrangolare, ma con un lato che percorre un arco di cerchio, è dotato di un settore circolare costituito da tanti incavi realizzati a trapano.
Le linee oblique da cui è formato permetterebbero, secondo studi e sperimentazioni recenti, di leggere l'ora con la precisione del minuto.
La meridiana a camera oscura fu costruita nel 1863 ed è ancora oggi funzionante.

Meridiana a camera oscura: linea meridiana

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