Verbale delle votazioni del presidente e del consiglio direttivo dell'AAVAP

scrutinio schede

Il giorno venerdi 8 giugno 2007 hanno avuto luogo le elezioni del nuovo presidente e del nuovo consiglio direttivo alla presenza della maggioranza dei soci.
Votanti: 14
Non votanti: 3

Risultato dello scrutinio: Presidente:

Consiglio direttivo:
  • Guido
  • Claudio
  • Mauro
  • Non ricordo, mica posso fare tutto io!

Intervista al presidente

Rieletto a larga maggioranza, il presidente Franco (non quello spagnolo!) guiderà l'AAVAP per i prossimi tre anni.

Domanda Signor Presidente, questa vittoria a larga maggioranza, ben 13 preferenze su 14 votanti, è un chiaro successo della sua politica, quale pensa siano le ragioni di questo primato?
Risposta Un impegno costante e attenzione ai desideri dei soci. Fare il presidente è un impegno gravoso e spesso avaro di risultati e soddisfazioni ma la fiducia accordatami anche per il prossimo mandato, non può che confermare la riconoscenza del buon operato degli anni precedenti. Ascoltare, capire e agire di conseguenza, questo è il segreto. Infatti se scopro chi è stato a non darmi il voto, gli faccio vedere le stelle, gli faccio!

D. Eccellenza, quale sarà il vostro primo impegno nei confronti degli elettori e soci?
R. Abbiamo convocato una seduta straordinaria la sera stessa dello scrutinio e la mozione presentata dal vice presidente onorario, Guido, è stata approvata all'unanimità: abbiamo deciso di aumentarci lo stipendio, in accordo con la l'ormai diffusa tradizione di cui abbiamo numerosi fulgidi esempi.

D. Cavaliere, può fare un sunto dei risultati dei mandati precedenti e una previsione per i prossimi anni?
R. Naturalmente, sono il presidente io, mica sbirulino!
Durante gli ultimi anni sono aumentati i soci e gli impegni in misura consistente. Se, per esempio, contiamo le presenze alle cene annuali, notiamo come i soci abbiano manifestato un vivo interesse e una partecipazione attiva. L'impegno non è stato inferiore quando dovevamo decidere i menù e pure nei momenti meno piacevoli, come le lunghe e sofferte discussioni sulla scelta del ristorante, non sono diminuiti il rispetto delle scelte altrui e il desiderio di accrescere le proprie conoscenze (culinarie).

D. Può, o Splendido, raccontarci qualche episodio occorso in tali frangenti?
R. Ricordo durante una delle prime sedute in occasione della cena sociale che, scremata la lunga lista di ristoranti presentati, il consiglio direttivo era indeciso sulla scelta finale del locale tra i tre rimasti in lista.
Con il fare carismatico che solo un presidente può mostrare, raccolti intorno a me in gesto catartico, decisi salomonicamente di fare tre cene sociali, una per ogni ristorante rimasto in lista: seguirono 15 minuti di applausi ininterrotti e due richieste di bis.

D. Maestro, nella sua infinita saggezza può salutare i nostri lettori, con una frase, un pistolotto, un annuncio che in futuro i bambini leggeranno sui libri di storia?
R. Come fare a non esaudire la sua richiesta, frutto di una mente chiaramente semplice ma genuina?
Un uomo senza pancia è come un cielo senza stelle
n.d.r. Profferite queste parole un'ovazione si leva dalla folla.


D. Grazie o Illuminato!
Un momento! Maestà ...Santità: perdoni l'ardire: ancora una domanda da questo vostro umile servitore.
Nel legger le risposte che Ella ha donato a noi, vedo una velata predilezione per le pantagrueliche mangiate.
Chiedo venia, rispettosamente, quali sono le ragioni di tale predilezione?
R. Mio giovane e ingenuo discepolo, hai mai notato l'assonanza tra Astronomia e Gastronomia?

D. Grazie o Grandissimo!