La
parola meteorologia deriva dalle parole "meteore" (dal greco che
significa "fenomeni celesti) e da "logia" (dal greco che significa
"studio").
La
meteorologia è la scienza che studia l'atmosfera ed i fenomeni
che si verificano in essa. Nasce nel XVII° secolo con l'invenzione
degli strumenti capaci di misurare la temperatura, la pressione
e l'umidità. Queste invenzioni consentirono di osservare ed analizzare
la struttura dell'atmosfera ed a formulare teorie atte a spiegare
i fenomeni.
La
meteorologia è stata riconosciuta come una scienza solo di recente
a causa della complessità dei fenomeni legati agli eventi atmosferici.
Il ritardo rispetto alle altre scienze fisiche, chimiche e matematiche,
con le quali è strettamente collegata, è dovuto al ritardo della
tecnologia. Il grande progresso si è avuto dopo la Seconda Guerra
Mondiale, quando, grazie ai radar ed ai satelliti artificiali,
si è potuto avere una osservazione a distanza e, grazie ai calcolatori
elettronici, avere un calcolo rapido. I progressi degli ultimi
decenni sono legati ai problemi di largo interesse applicativo.
Negli anni settanta i modelli di simulazione dell'atmosfera vengono
utilizzati nella meteorologia con l'ausilio dei calcolatori elettronici.
Gli anni ottanta sono stati importanti sia per la ricerca che
per le applicazioni.
Per chi ne vuole sapere di più, ecco gli
argomenti fondamentali per lo studio della meteorologia:
-Forma
ed evoluzione dell'atmosfera, suddivisione in vari strati, composizione
chimica e proprietà fisiche: pressione, temperatura e densità
dell'aria.
-Ciclo
dell'acqua e i processi legati alla sua evaporazione.
-Movimenti
verticali e orizzontali delle masse d'aria.
-Simboli
meteorologici e carte meteorologiche.
-Strumenti
meteorologici, radar, calcolatori elettronici e satelliti artificiali.
-Modelli
fisico -matematici, riconducibili ai modelli di previsione.
-Previsioni
meteorologiche. (Enzo D'Alessandro)