LA STANZA DEL CIELO

Sabato 30 Aprile, presso il Museo della Città e del Territorio è stato inaugurato il nuovo Planetario in uno spazio chiamato La stanza del cielo. L'avvenimento rientra nell'ambito della XV Settimana Scientifica promossa dalla Regione Toscana ed è stato reso possibile grazie all'intesa tra la nostra Associazione, il Comune di Monsummano Terme, il Comitato Scientifico del Museo della Città e del Territorio e dal sostegno finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il sindaco Giuliano Calvetti, l'Assessore alla Cultura Caterina Ranieri, l'Assessore alla Cultura della Provincia di Pistoia Cristina Donati, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Pistoia e Pescia Ivano Paci, il Presidente dell'Associazione Astrofili Valdinievole “A. Pieri” Franco Canepari, il Prof. Leonardo Rombai del Dipartimento Studi Storici e Geografici Università di Firenze e il Prof. Franco Pacini del Dipartimento Astronomia di Arcetri e direttore dell'omonimo osservatorio.

Ma cos’è un Planetario?

Lo strumento Planetario è un potentissimo mezzo per la divulgazione dell’astronomia e, per le sue caratteristiche, si presta ad essere utilizzato con efficacia come strumento polifunzionale per l’attività didattica nel campo scientifico.
Sotto la cupola del Planetario è facile ed immediata la comprensione del movimento apparente delle stelle durante tutta una notte, o il movimento apparente del Sole per capire il concetto dell’avvicendarsi delle stagioni.
E’ possibile osservare la Luna, fare la conoscenza dei Pianeti, come appaiono all’osservazione e la loro posizione durante il giorno e la notte; imparare a riconoscere le costellazioni e apprendere l’origine dei loro nomi e le leggende che hanno costruito le figure mitologiche.
Inoltre si possono intraprendere viaggi nel tempo e nello spazio, i primi per rendersi conto dell’aspetto del cielo nel passato e nel futuro, i secondi per osservare la volta stellata da varie latitudini sul Pianeta Terra.
Lo spazio sarò aperto al pubblico adulto, anche in orario serale, ed alle scuole, su prenotazione, con l’accesso limitato a gruppi di 20/25 persone all’ora. A tutti saranno offerte delle tracce da seguire per imparare a conoscere le basi dell’astronomia e dell’osservazione del cielo. Queste tracce potranno essere seguite in maniera fedele, oppure, pur rimanendo nel percorso, sarà possibile, arricchire i temi proposti, magari sconfinando da un percorso nell’altro, per suscitare l’interesse del pubblico e soddisfare curiosità e voglia di familiarizzare con gli astri.

Come il planetario si lega al Museo della Città e del Territorio

La stanza del cielo nel percorso museale si colloca di seguito alla sezione dedicata a La Valdinievole felix che documenta le trasformazioni verificatesi tra ‘700 e ‘800 quando la Valdinievole e Monsummano si trovarono ad assumere un ruolo di particolare valenza economica per le trasformazioni intervenute nel centro urbano di Monsummano e dell’intera valle che si trovò a vivere un periodo di eccezionale floridezza.
Infatti in Toscana, ed in quest’area, il riformismo dei Granduchi Francesco Stefano e Pietro Leopoldo di Lorena in materia di politica amministrativa ed economica, in particolare la complessa politica di governo indirizzata alla creazione di un mercato territoriale e di uno stato unitario moderno, si è servita in maniera esemplare della nuova “cultura del territorio” caratteristica dell’età dei Lumi.
Così, gli uomini di scienza più esperti e gli specialisti del territorio più famosi del tempo si sono occupati del progetto e della realizzazione di programmi urbanistici, dei lavori pubblici di bonifica e regimazione idraulica, della viabilità. Tommaso Perelli, Leonardo Ximenes, Pietro Ferroni si sono succeduti nella carica di matematico regio, riuscendo a qualificare in maniera eccezionale gli ingegneri geografi ( Ferdinando Morozzi e molti altri ) dello Stato.
In pochi anni, grazie agli uomini di scienza, ai tecnici di Stato ed ai naturalisti viaggiatori (come Giovanni Targioni Tozzetti e altri ancora) si verifica una fioritura straordinaria della cultura geografica e cartografica di eccezionale portata per quantità e soprattutto per qualità, prodotta con metodi originali e applicata a risolvere i principali problemi di organizzazione del territorio.
Gli esiti più avanzati della applicazione dei metodi scientifici di rilevamento-conoscenza del territorio ( reso possibile grazie all’uso sistematico della tavoletta pretoriana e di altri strumenti ottici galileiani , e comportante il disegno cartografico moderno di tipo zenitale ) sono rappresentati dalla realizzazione di una cartografia topografica incardinata nel quadro geodetico generale della sfera terrestre , grazie alla messa a punto di metodi sempre più precisi e raffinati di calcolo per le coordinate dei punti-base, e grazie soprattutto alla conclusione delle misurazioni astronomico-geodetiche effettuate da Francesco Inghirami per la realizzazione della moderna rappresentazione cartografica del territorio toscano.
Quindi la “stanza del cielo” del Museo della Città e del Territorio è anche la stanza dedicata ad Astronomi, Matematici, Geografi nella Toscana dell’Illuminismo.
(Tratto dal comunicato dell' Ufficio stampa Comune di Monsummano Terme)