Mosaico della Luna
La camera Nikon 995 è stata preparata con l’obiettivo di una telecamera, con focale di 8mm: questa sostituzione dell’oculare con questo tipo di obiettivo rende immagini più “secche” rispetto a quelle rese dagli oculari, anche se di ottima qualità in special modo lavorando in afocale come in questo caso. Il fatto risiede nel piccolo campo reso dall’obiettivo che è di più facile realizzazione e di conseguenza risulta perfetto fino al bordo: ottimo per camere digitali.
La Nikon 995 pronta per la ripresa lunare. Una staffa autocostruita mantiene lo scatto flessibile a contatto del pulsante di scatto della fotocamera.
Il focheggiatore elettrico (autocostruito), permette di trovare la giusta posizione del fuoco. Il focheggiatore e tutti i barilotti, sono stati costruiti con diametro di 60mm dando all’insieme stabilità e assenza di vibrazioni.
Questo mosaico della Luna calante è composto da otto frame, che a sua volta sono composti da dieci immagini ciascuno. La ripresa è stata eseguita una mattina di Settembre 2004 tra le ore 4 e le 5, poco prima dell’alba: il seeing era perfetto e la
correzione ottica
del sistema misurata sul fronte d’onda (oltre lamda 32) ha prevalso sulla turbolenza mattutina, regalando immagini di un certo interesse.
Usando lo
strumento 2
al posto dell’oculare è stato sistemato un obiettivo da telecamera per sorveglianza notturna con focale 8mm. f/1.4.
In accoppiata ha questo obiettivo (vedi foto), con adeguati raccordi è stata piazzata la Nikon 995 con lo zoom regolato a 20mm, consentendo di elevare la focale primaria del telescopio da 1250mm f/5 a 3125mm f/12.5: focale equivalente in perfetto accordo di risoluzione con i pixsel della 995 che misurano 3.5 micron di lato. Ognuno degli otto frame originali è composto da 2048x1536 pixsel e l’intero mosaico “pesa” 77 MB. Gli otto frame che compongono il mosaico sono stati preparati con Registax e assemblati in automatico con Photoshop.
Torna alla sezione "Tecniche di ripresa"